il branding dei luoghi passa anche per i local blog

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Il campo della comunicazione e del marketing offre sempre spunti di innovazione interessanti e praticabili. E così  come da una parte la specializzazione del place branding è essenzialmente recente, allo stesso modo  dall’altra il blogging è certamente una delle realtà più libere, utili e innovative nel panorama della comunicazione web.

Nel mio piccolo, ritengo che una delle sfide più interessanti per il place branding sia quella legata all’utilizzo efficace ed efficiente del web. Come già vediamo oggi la maggior parte delle campagne di place branding realizzate in giro per il mondo costruiscono siti web e, in alcuni casi, cercano di entrare nel mondo dei social network. Minore sembra invece essere la centralità dello strumento del blog per la promozione e la realizzazione dei vari progetti.

Questa mi sembra essere essenzialmente una miopia, dal momento che il legame fra blog e territorio è già presente nella rete, per esempio con l’interessantissimo fenomeno degli urban blog o local blog, che ha una discreta diffusione nel nostro Paese. Per maggiori informazioni sull’argomento, sicuramente parziali, date un’occhiata qui e qui.

E, per farvi un’idea pratica di cosa sia un urban o local blog, vi invito a dare un’occhiata (cito questi perchè li conosco abbastanza bene, ma se ne potrebbero citare molti altri!) a SestoSguardo, valdarnotizie, S-Punti di vista, Scandicci Open Source. Vi segnalo, tra l’altro, anche il progetto di sesto.tv.

A una prima occhiata, la forza e la natura stessa di questi blog è legata al loro legame con il territorio, alla possibilità di raccontare qualcosa in più dei luoghi in cui si vive, attraverso le parole, le immagini o i video. Dietro di essi c’è sicuramente una passione per il territorio, la passione di persone che vivono i luoghi di cui parlano, di cui danno informazioni e intorno a cui costruiscono discussioni.

Quanto tutto questo potrebbe essere utile, soprattutto in termini di credibilità, all’interno di un progetto di branding dei territori, specialmente quelli più piccoli, soprattutto per la possibilità di costruire e realizzare una brand story costantemente aggiornata, aperta alla discussione e soprattutto capace di cogliere sfumature che solo persone immerse nelle proprie realtà locali possono raggiungere? Proviamo a pensarci!

Luca Taddei

3 risposte a “il branding dei luoghi passa anche per i local blog

  1. Luca complimenti per questo interessantissimo blog.grazie per la citazione tra gli urban 🙂 un abbraccio S*

  2. Ciao Sara, grazie per i complimenti! Un abbraccio anche a te!

    L.T.

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